PARTENZA SECONDO LIVELLO

Ristorante La Coldana ristoranteinsantapace, Via Privata del Costino, 5
da Martedì 22 Febbraio 2011 a Martedì 12 Aprile 2011
La tecnica della degustazione, l’enografia italiana ed internazionale.
dalle 20:30 alle 22:45


PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
carlo.milani@aislombardia.it

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martedì 27 ottobre 2009

119 VINI D'AUTORE DELL'ALTO ADIGE



Si è svolto nella splendida cornice del Westin Palace di Milano, il banco di assaggio di 28 vignaioli dell'Alto Adige che insieme hanno dato vita a questa interessante carrellata di vini altoatesini.
I risultati più interessanti li abbiamo trovati nei vini bianchi dove la mineralità e la sapidità erano chiaramente percettibili insieme a profumi floreali, fruttati e a volte erbacei molto piacevoli. E i rossi ? direte voi. Giusta osservazione. Ma la logica della giornata ha voluto che si provassero i vini premiati da alcune delle guide più importanti del settore e, ahimè! i rossi premiati non erano presenti....! e quelli assaggiati non ci hanno lasciato particolari emozioni .

Cominciamo dai vini degustati che hanno ottenuto importanti riconoscimenti, a seguire trovate il nome del produttore:

  • Veltliner 2008 - Garlider
  • Sylvaner 2008 - Hoandlhof
  • Riesling 2008 - Flakenstein
  • Pinot Bianco 2008 - Flakenstein
  • Chardonnay Sophie" - Manincor
  • Sauvignon 2008 - Manincor
  • Atagis Gewurztraminer 2008 - Loacker Schwarhof
Tra questi all'unanimità dichiariamo "da provare"
l ' "Atagis Gewurztraminer 2008" di Loacker Schwarhof.
Con questo vino chiunque avesse ancora dubbi su quale sia il profumo di litchi se li toglierà definitivamente.
Ma anche il "Sylvaner 2008" di Hoandlhof è stato una piacevole sorpresa. Note fruttato di melone e frutta esotica con buone acidità e sapidità ma sempre con una piacevole morbidezza.

La degustazione è poi proseguita "random", ma senza farci mancare nulla:
  • Muller Thurgau 2008 - Garlinder
  • Moscato giallo secco 2008 - Bessererhof
  • Kerner 2008 - Hoandlhof
  • Pinot nero 2007 - Gumphof
  • Pinot bianco Praesulis 2008 - Gumphof
  • Regius Portugieser 2008 - Zohlhof
  • Sylvaner "Lahner" 2008 Taschlerhof
  • Riesling vendemmia tardiva "Castel Juval" 2008 - Weingut Unterortl
  • Pinot nero "Castel juval" 2007 - Weingut Unterortl
  • Pinot nero "Panigl" 2006 - Klosterhof
  • Pinot bianco "Reserve della contessa" 2008 - Manincor
  • Cabernet sauvignon Riserva 2006 - Pralatenhof
  • Vernatsch (schiava) "Campenn" 2008 - Az. Agr. Unterhofer
  • Pinot nero "Filari di Mazzon" 2007 - Viticoltore F. Carlotto
  • Merlot Riserva 2004 - Tenuta H.Lentsch
  • St.Magdalener 2008 - Tenuta Waldgries
  • Lagrein " Mirell" 2007 - Tenuta Waldgries
  • Rosenmuskatellet 2007 - Tenuta Waldgries
Abbiamo anche qui avuto modo di trovare prodotti interessanti. Su tutti il "Rosenmuskateller 2007 " di Waldgries che non può non conquistare chiunque avvicini il proprio naso a questo nettare dolce e profumato. Un vero piacere che ha spinto qualcuno a fare addirittura il bis....!
Anche il Kerner 2008 di Hoandlhof ha avuto i suoi estimatori. Colpiva per le particolari e piacevoli note citrine.
La delusione è arrivata, invece, con il Portugieser, poco intenso e con profumi poco eleganti, ma gli daremo la possibilità di redimersi alla prossima degustazione .
Anche i grandi Pinot nero non ci hanno colpiti particolarmente. Ma sappiamo quanto sia difficile ottenere dei prodotti degni di nota. In quelli assaggiati le note di alcol erano un po' troppo evidenti.

sabato 24 ottobre 2009

IL TAGLIO BORDOLESE. PRIMA SERATA: IL CABERNET SAUVIGNON ED IL CABERNET FRANC

E' cominciato nel migliore dei modi il tanto atteso seminario sul taglio bordolese organizzato dai sempre attivi sommeliers della delegazione di Lodi, e non poteva essere altrimenti: le premesse c'erano tutte.
Vini eccezionali, ospiti di gran calibro e un relatore d'eccellenza non potevano che creare un grande evento.
Ma cominciamo dall'inizio.
Nel primo appuntamento analizziamo due dei vitigni più “ruffiani” a livello internazionale: il Cabernet Franc ed il Cabernet Sauvignon.
Passiamo da un capo all'altro della nostra penisola affrontando un immaginario e gustoso viaggio che ci porta fino in Francia. Abbiamo così la piacevolezza di degustare perle uniche dell'enologia schierate perfette davanti a noi, colori rubino che illuminano i nostri bicchieri e gusti che incantano i palati.
Durante una prima introduzione del giovane e bravo Dott. David Casini del Consorzio di Bolgheri, abbiamo scoperto la storia di una DOC così singolare, quella di Bolgheri appunto, dove su tutto spicca la volontà di un uomo che ha creduto fermamente in una intuizione, in un progetto e che lo ha portato a creare uno dei più grandi vini del mondo. Ovviamente sto parlando del Marchese Incisa della Rocchetta e del “suo” Sassicaia. Ma di questo avremo modo di parlarne più avanti.
Passiamo al lato “pratico” della serata con la degustazione dei vini

  • TENUTA ALLEGRINI – POGGIO AL TESORO: DEDICATO A WALTER

Annata 2006 – (vendemmia regolare e molto buona a Bolgheri)

Titolo alcolimetrico 14,5°

Vitigno: Cabernet Franc 100%

Maturazione di 18 mesi in barrique e affinamento di 12 mesi in bottiglia.

Si presenta di un bel rubino carico, il naso intenso e complesso. Spiccano delle note di frutta rossa matura che accompagnano delle bellissime spezie: dalla vaniglia al tabacco, dal pepe alla cannella senza tralasciare le tipiche note erbacee di questo vitigno che qui si sentono con delicata piacevolezza.

In bocca è caldo e di lunga persistenza nonostante un potente tannino e una nota pseudocalorica un po' accentuata...ma è un difetto di gioventù che gli si può perdonare.

Assolutamente da tenere d'occhio e da assaggiare tra qualche annetto.


  • AZ. TASCA D'ALMERITA: CONTEA DI SCAFLANI CABERNET SAUVIGNON

Vitigno: Cabernet Sauvignon 100 %

Maturazione 18 mesi in barrique.

Con questo vino cambiamo vitigno e andiamo in Sicilia...e si sente.

Il colore si fa più intenso ma è sempre un bellissimo rubino.

Il naso è insolitamente più ruffiano del tipico Cabernet Sauvignon, qui spiccano le dolci note di frutta stramatura date dal caldo sole siciliano, confettura di amarena, vaniglia, burro e la speziatura sempre dolce di cannella, dattero, tamarindo.

In bocca compare l' erbaceo....eccolo qui il cabernet che si fa sentire con una insolita “peperonata” e delle note balsamiche nel finale.

Vino caldo, morbido, elegante e di buona persistenza.


  • AZ. LE MACCHIOLE – PALEO

Annata 2005 (vendemmia non eccezionale quanto quelle del 2004-'06-'07-'08)

Vitigno: Cabernet Franc 100%

Maturazione: 14-16 mesi in barrique nuove.

Anche qui il rubino è intenso. La frutta rossa si fa marmellatosa, si sente la nota erbacea e il balsamico, la foglia di pomodoro, la menta, il thè verde e il karkadè e poi una nota di erbe aromatiche, maggiorana e origano. Un tannino setoso e una struttura che supporta benissimo l'alcol.

Un bellissimo vino che ha raccolto le preferenza di molti dei degustatori presenti.

  • AZ. COLTERENZIO – CABERNET SAUVIGNON LAFOA

Vitigno: Cabernet Sauvignon 100%

Ci trasferiamo dalla Toscana all' Alto Adige con questo Cabernet Sauvignon dall'intenso color rubino. Consistente e con un naso complesso e intenso. Anche qui si sente la confettura, accompagnata da una nota speziata e da una bella mineralità. Il tannino dà una leggera astringenza e dona al vino una piacevole tendenza amaricante.

E' forse il vino che più di tutti ci ricorda il bordolese grazie ad un terreno molto simile che gli regala caratteristiche uniche.


  • AZ. BOCCADIGABBIA – AKRONTE

Annata: 2003


Vitigno: Cabernet Sauvignon 100%


Maturazione: 18 mesi in barrique


In questo vino marchigiano si fa sentire tutto il sole dell'annata 2003. Il colore si fa tendenzialmente granato e le note evolute del clima caldo si trovano nella frutta matura, nel sottobosco, ma anche nell' erbaceo che si trasforma in verza e cavolino di Bruxelles.


Vino etereo con note di acetone, acqua ragia e un alcol evidente.


E per ultimo, ma non per questo meno importante, troviamo il cugino d'oltralpe:


  • PESSAC LEOGNAC CHATEAU HAYT-BAILLY

    Annata: 2000


    Vitigno: Cabernet Sauvignon 100%


    Vino delle Graves con un naso fine ed elegante.


    I profumi si amalgamano in modo perfetto; la frutta sotto spirito e l' erbaceo, le note balsamiche e le noti dolci del thè verde e del cardamomo.


    La corrispondenza gusto olfattiva è ottima e il finale ci regala una nota di fondo di caffè e di caramella mhu. L'alcol è elegante e si sente la mineralità del terreno che con la sapidità attenua la percezione dell'acidità.


    Un grande vino degno del vitigno e del terreno da cui è nato.

Questo è tutto quanto riguarda questa prima entusiasmante serata.


Ma non si può chiudere senza un ringraziamento a chi ha saputo raccontarci questi vini con tanta passione: il nostro amatissimo Guido Invernizzi...senza di lui le degustazioni non sarebbero le stesse supportato per l'intera serata dal giovane agronomo del Consorzio di Bolgheri, David Casini che, nonostante la giovane età ha dimostrato di avere molta esperienza sul suo fantastico territorio.

Ci vediamo alla prossima serata dove si tratterà un' altro grande vitigno: il MERLOT.
Arrivederci al 05 novembre.

venerdì 16 ottobre 2009

Seminario su “Il taglio bordolese: un sorso di Nobiltà”

L’obiettivo che la delegazione A.I.S. di Lodi, in collaborazione con il Consorzio di Bolgheri, si prefigge con questo primo seminario, è di presentare le migliori caratteristiche bordolesi in terra italiana, con un’accurata attenzione ai vitigni principali (Merlot, Cabernet Sauvignon e Franc), con uno sguardo anche al nuovo mondo, il tutto raccontato dal nostro Sommelier Dr.Guido INVERNIZZI, che ci aiuterà a comprendere al meglio alcuni segreti dei vitigni e delle peculiari differenze che il binomio produttore-territorio dà a queste nobili uve.
Perché essere presenti a questo seminario?
- Per la qualità dei vini presenti, proposti da alcune delle aziende più interessanti del panorama nazionale ed internazionale. Annate diverse, dal 2000 al 2007 e vini di grande personalità che mostrano il grandissimo valore, la piacevolezza, la golosa succosità di frutto;
- Perché ad ogni serata sarà presente un ospite che porterà quel valore aggiunto e nel contempo condividerà con noi il piacere della degustazione, per il libro su il taglio bordolese che verrà consegnato e ….per altri motivi che scoprirete solo partecipando.

Grande partecipazione per questo seminario che ha già visto da una settimana a questa parte "il tutto esaurito", gli ospiti sono in continuo aumento, ve li riepilogo di seguito:
- Prima serata: Dr. David Casini del Consorzio di Bolgheri
- Seconda serata: Dr.Stefano Frescolla (Az. Tua Rita) e Dr.Paolo Massone (Az. Bellaria e Presidente del Consorzio dell'Oltrepo Pavese)
- Terza serata: ing.Valdastri (Presidente del Consorzio di Bolgheri), Marchese Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido); Marchese Gonzaga (Tenuta San Leonardo) e per finire il Direttore dell'Az. Ornellaia.

L'OLIO EXTRA VERGINE D'OLIVA:DEGUSTAZIONE GUIDATA AL RE DELLA DIETA MEDITERRANEA.

Nuova ed intrigante iniziativa dell' AIS di Lodi che ci ha accompagnati, questa volta, in un percorso guidato alla degustazione di una delle eccellenze della produzione italiana: l' olio extra vergine d'oliva.
Nella bella sala del Ristorante S. Rocco a S. Angelo Lodigiano e guidati del Dott. Andrea Giannì
dell'Azienda Canaiella, abbiamo analizzato questo prodotto certamente non facile; ne per quanto
riguarda una produzione ad elevati standard qualitativi; ne per la complessità nel capire un
prodotto che, bene o male, ritroviamo quotidianamente nei nostri piatti.
L' obbiettivo di questo percorso è stato proprio quello di dare strumenti in più per capire al meglio un prodotto che ha alti valori nutritivi e benefici effetti sulla salute dell' uomo...ovviamente se consumato con criterio, ricordiamo che è praticamente tutto grasso !!!
Cominciamo con il capire esattamente cos'è l' olio d'oliva, secondo la nuova normativa CEE
1513/2001:
“Gli oli ottenuti dal frutto dell'olivo soltanto mediante processi meccanici o altri processi fisici, in
condizioni che non causano alterazione dell'olio, e che non hanno subito alcun trattamento diverso
dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione, esclusi gli oli ottenuti
mediante solvente o con coadiuvanti ad azione chimica o biochimica o con processi di
riesterificazione e qualsiasi miscela con oli di altra natura.
a ) Olio extra vergine di oliva : olio di oliva vergine la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è al massimo di 0,8 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria;
b) Olio di oliva vergine : olio di oliva vergine la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è al
massimo di 2 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa
categoria;
c) Olio di oliva lampante: olio di oliva vergine la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è
superiore a 2 g per 100 g e/o avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria. ”
Questo quanto dice la legge. Nel corso della serata abbiamo purtroppo visto che non sempre le
cose funzionano come dovrebbero. Si rende, quindi, quanto meno necessario acquisire un minimo
di autonomia per operare scelte consapevoli.
Un passo utile può essere rivedere insieme quali sono i principali difetti dell'olio.
Vediamo di ricordarli:
Riscaldo: aroma caratteristico di oli ottenuti da olive ammassate per lungo tempo che hanno
subito varie trasformazioni, principalmente la fermentazione lattica.
Muffa: Aroma caratteristico di oli ottenuti da olive non fresche che hanno subito una copertura
micologica causata da conservazione in ambiente umido e male areato;
Avvinato Inacetito: aroma caratteristico di oli ottenuti da olive non fresche che hanno subito la
fermentazione alcolica e acetica, con conseguente formazione di etanolo, acido acetico e
acetato di etile;
Morchia: aroma caratteristico di oli recuperati da fondami o da olive eccessivamente mature
ammassate con fuoriuscita dell’acqua di vegetazione;
Rancido: Aroma caratteristico di oli ossidati;
Metallico: aroma caratteristico di oli ottenuti con impianti nuovi utilizzati per la prima volta,
oppure in oli conservati in latte di alluminio.
TRAVASATE GENTE.....TRAVASATE !!! l'acciaio inox va benissimo, oppure bottiglie di vetro
scure o ricoperte di stagnola.
Durante la serata abbiamo avuto il “piacere” di degustare un olio con tanti di questi.
L' esperienza è disgustosa e non certo da ripetere. ma senz'altro ha la sua utilità.
Ma fortunatamente c'erano altri oli che niente avevano a che fare con il campione difettoso, anzi!
Abbiamo riscontrato in ognuno di loro un'aromaticità e una persistenza via via più intense e
caratteristiche gustoolfattive
differenti, profumi e gusti che hanno catturato il nostro palato.
Azienda Canaiella – Olio extra vergine di oliva D.O.P “ Riviera del ponente Savonese” da
agricoltura Biologica; cultivar: Taggiasche 100% un olio di una delicatezza carezzevole, con sensazioni di piccante e amaro appena percettibile. Adatto a condire con eleganza piatti leggeri e delicati.
Azienda Antonelli S.Marco – Olio extra vergine di oliva biologico Montefalco
(Umbria):Cultivar: Moraiolo 70% Frantonio 30 % Lanota azienda vinicola che già abbiamo incontratocon splendidi vini ci sorprende anche con questo olio. Un frutto più intenso del precedente euna leggera nota di piccantezza in più. Con uno spiccato e piacevole sentore di pomodoro.
Azienda Agririva – Olio extra Vergine di oliva del Garda Trentino D.O.P. Cultivar:
Casaliva, Frantonio, Pendolino e Leccino minimo 80% In
questo olio è la nota amaricante che si fa più intensa, si smorza un minino la sensazione di piccantezza e il fruttato è armoniosamente presente.
Olio “....non vi dico la marca......” acquistato al supermercato.
Tipico profumo di olive spagnole. La qualità si lascia molto desiderare....evitiamo commenti.
Azienda Vignamato – Olio extra vergina di oliva – San Paolo di Jesi – Marche
Cultivar: Piantone di Mogliano, Sargano e Carboncella. Altra conoscenza della nostra
delegazione. Ci ha già presentato ottimi vini e si ripropone con questo olio dove la piccantezza
si fa sentire in modo prepotentemente piacevole, ben supportata da sensazioni gustative più
intense degli oli già degustati.
Azienda agricola Sebastiano Gaglioto – Olio extra vergine di oliva “Castel di Lego
selezione oroFerla (Siracusa)Cultivar:Tonda Iblea 100 % Si sente tutta la Sicilia in questo olio. Carico il colore, carichi i profumi di erba appena tagliata, gusto armonico e leggermente amaro con una bella nota piccante.

Belli davvero questi prodotti.
Ognuno di loro ci ha regalato sensazioni ricche di una tipicità tutta italiana. Prodotti che vanno
protetti e valorizzati, ma per fare questo è indispensabile saperli apprezzare.
Ringraziamo, quindi, il Dott. Giannì per averci introdotto in questo universo “parallelo” a quello, a noi più famigliare, del vino. Un universo importante da conoscere, non solo per poter dare la giusta importanza ad un prodotto principe del nostro territorio e che tutto il mondo ci invidia; ma ancheper proteggere produttori che credono ed investono nella qualità.
Al termine della serata il nostro delegato Carlo Milani ha avuto il piacere di consegnare un diploma di merito al sommelier patron del Ristorante S. Rocco, uno dei primi ristoratori del
lodigiano entrato nell' Ais in qualità di sommelier professionista.
Un grazie da parte di tutti per la splendida ospitalità.