Azienda vinicola le cui origini risalgono al medioevo, e che da più di cent'anni appartiene alla famiglia Antonelli che comincia a produrre squisiti nettari arrivando ai nostri giorni con fama di livello nazionale.
In degustazione:
- Trebbiano Spoletino 2007 - Trebbiano Spoletino 100%-
- Montefalco Rosso Riserva 2004 - Sangiovese 70% - Sagrantino 15% - Cabernet Sauvignon 15 %-
- Sagrantino di Montefalco 2000 - Sagrantino 100% -
- Sagrantino di Montefalco 2005 - Sagrantino 100%-
- Sagrantino di Montefalco Passito 2005 - Sagrantino 100%-
Cavallo di battaglia di un'azienda in Montefalco non può che essere il Sagrantino che in questa serata, a mio avviso molto didattica, abbiamo degustato nelle annate 2000 e 2005 riuscendo così a cogliere pienamente le diversità tra i due vini: il primo giovane e ancora pieno di "vita", ma con un eleganza che fa grandi promesse per il futuro.
Il secondo maturo e ricco di emozioni, di buona struttura e grande equilibrio gusto-olfattivo, che rende merito alla fama del nome che porta.
Interessante anche la versione Passito annata 2005, anche se con una presenza forse troppo invadente di zuccheri, ma è pur sempre una mia impressione, e su questo vi invito al commento.
Ottima e piacevole presenza anche quella del Montefalco Rosso Riserva 2004 che, come ribadito dall'ospite Filippo Antonelli, non è certo da considerarsi una seconda scelta rispetto al Sagrantino, bensì un vino con un suo uvaggio e una sua personalità, che abbiamo avuto il piacere di conoscere e di apprezzare, con i suoi sentori di ciliegia e prugna, una piacevole nota speziata e i suoi dolci e carezzoli tannini.
Una particolare nota di merito per il nuovo Trebbiano Spoletino 2007, che ha riscosso grandi consensi tra i partecipanti alla serata.
Colpisce subito il naso con un'intensità e una complessità sorprendente, e non delude il palato. Detto tra noi, avrei voluto assaggiarlo con un piatto di carbonara, non so se per la fame o per scopi prettamente "didattici".
Insomma, abbiamo potuto godere di una nuova ed interessante serata dove ancora una volta i migliori vini della nostra bella Italia ci hanno regalato emozioni nuove.
Credo di poter tranquillamente affermare che il bello di questo nostro eno-mondo è proprio la scoperta continua di questi gioielli dell'enologia nostrana che tanto mi riempono d'orgoglio, e se siete d'accordo con me non perdetevi la prossima serata....ci saranno nuovi eno-gioielli da conoscere e da amare !"
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